Finale del Torneo di Pickleball Robin Cup all’ AIAS e cerimonia di premiazione

Si è concluso con grande successo il torneo di pickleball “Robin Cup”, tenutosi presso l’AIAS e dedicato ai ragazzi diversamente abili.

Ringraziamenti speciali  per il socio Lions Giuseppe Monforte al quale va il merito di aver ideato, organizzato e sostenuto,anche finanziariamente, il service “Sport e disabilità: pickleball open day e robin cup”. L’evento, che ha visto la partecipazione di numerosi atleti, è stato un’importante occasione per promuovere l’inclusione attraverso lo sport, dimostrando come discipline come il pickleball possano abbattere barriere e unire persone con abilità diverse.

La cerimonia di premiazione si è svolta giovedì 10 ottobre alle ore 12:00, nella cornice della Sala degli Specchi del comune di Giarre, alla presenza del sindaco di Giarre, dott. Leo Cantarella. Tra i partecipanti la presidente del Lions Club Giarre-Riposto, prof.ssa Tina Fallico, e la vicepresidente dell’AIAS, dott.ssa Carmela Roccella.

I vincitori del torneo sono stati accolti con applausi calorosi e premiati con medaglie e attribuzione di coppe che hanno suggellato il loro impegno. Ció dimostra come lo sport possa essere un potente strumento di crescita personale e collettiva, capace di rafforzare l’autostima e accrescere l’altruismo.

Durante la premiazione, Il sindaco Cantarella ha espresso il suo orgoglio per il ruolo di Giarre come promotrice di attività inclusive, evidenziando come il Comune continuerà a supportare progetti che favoriscono il benessere e l’integrazione sociale. La prof.ssa Tina Fallico ha sottolineato l’importanza di eventi come questi, che uniscono comunità e famiglie attorno a valori come la solidarietà e il rispetto delle differenze.

La dott.ssa Carmela Roccella, vice presidente dell’AIAS, ha infine messo in risalto il grande risultato raggiunto dai ragazzi, non solo dal punto di vista sportivo, ma soprattutto umano. Il torneo rappresenta un percorso di crescita per i partecipanti, che, attraverso il pickleball, hanno potuto sperimentare il gioco di squadra, l’autodisciplina e la gratificazione personale.

Lucia Leotta