L’8 OTTOBRE 45^ CHARTER NIGHT E PREMIO LIONS A JURI CAMISASCA

4 Ott, 2021-

L’8 OTTOBRE 45^ CHARTER NIGHT E PREMIO LIONS A JURI CAMISASCA

Alla presenza del Governatore del distretto 108Yb Sicilia, prof. dott. Francesco Cirillo, il Lions club Giarre-Riposto, presieduto dall’arch. Filippo Caponnetto, venerdì 8 ottobre 2021 a partire dalle ore 19,30 celebrerà la sua 45^ Charter night negli eleganti saloni di Villa Mirador a Zafferana Etnea.

Nel corso della serata verrà assegnato il Premio Lions al Maestro Juri Camisasca, che ha saputo fondere musica e spiritualità in un tutt’uno che gli è valso un successo internazionale.

Il Maestro Camisasca, poliedrico artista che ci onorerà della sua presenza, è un grande musicista che peraltro ha collaborato con tanti artisti siciliani -ci spiega il presidente del comitato Premio Lions Angelo Tardatra i quali il ‘nostro’ Franco Battiato. Ecco, questo meritatissimo premio è anche un indiretto riconoscimento alla genialità dell’indimenticato Franco”.

Roberto “Juri” Camisasca nasce il 9 agosto del 1951 a Melegnano (MI). Inizia a far musica e a incidere dischi giovanissimo. Acclamato dalla critica come il nuovo fenomeno del pop progressivo (qualcuno lo definì una sorta di Kafka musicale), percorre gli anni Settanta all’insegna della sperimentazione vocale. È di questi anni la sua passione per la musica e il misticismo indiano. Studia le Upanishad, Aurobindo, Yogananda e Shankara. Approfondisce il campo dello Yoga e della Meditazione.

Un’improvvisa presa di coscienza sull’esistenza lo allontana gradualmente dal mondo dello spettacolo. Inizia una fase in cui lo si vede sorprendentemente dedito all’insegnamento creativo-musicale per i bambini delle scuole elementari e materne di Milano, per cinque anni. Ma il richiamo della vita interiore, sempre più pressante, lo induce ad abbandonare anche questa attività a favore di una vita claustrale. E così, dopo aver trascorso un anno e mezzo in un eremo camaldolese, prende i voti monastici in una congregazione benedettina.

Nei dieci anni di vita in monastero studia teologia e filosofia. Impara anche l’arte dell’icona e ne diviene uno dei pittori più apprezzati. Sue opere si trovano in alcune chiese italiane, in un’abbazia di New York e presso privati europei (Londra, Parigi, Milano, Roma). Con un permesso speciale esce dalla clausura per interpretare due opere di Franco Battiato: “Genesi” per il Teatro Regio di Parma e “Gilgamesh” per il Teatro dell’Opera di Roma. In questo periodo si occupa anche di composizioni liturgiche e ritrova nuovamente il piacere di scrivere canzoni. Alice, Milva e Giuni Russo sono le interpreti di numerosi suoi brani. Battiato canta un suo pezzo, “Nomadi”, che diventa un successo internazionale.

Dopo gli anni della vita conventuale si apre l’ultima fase: l’eremitismo, frutto della sua precedente formazione orientale e del notevole insegnamento del cristianesimo. Oggi vive alle falde dell’Etna. Immerso nella natura e dedito alla lettura dei grandi testi spirituali, continua a coltivare l’arte iconografica e musicale.

Di questi anni sono gli importanti dischi come il “Te Deum”, “Il Carmelo di Echt” e “Arcano Enigma”.

Recentemente lo si è visto come attore, apprezzatissimo negli ultimi film di Battiato “Musikanten” e “Niente è come sembra”. Recentemente è stato pubblicato “Evoluzione Interiore”, doppio live che raccoglie gli ultimi due concerti sperimentali tenuti negli anni 70, prima del ritiro a vita claustrale. E’ inoltre uscito “Spirituality” un CD realizzato con Rosario Di Bella per conto della Sugar.

Nel 2017 è stato realizzato un docufilm sulla sua dimensione eremitica dal titolo “Non cercarti fuori”, regia di Francesco Paladino. Per le edizioni Paoline ha pubblicato lo scorso anno il CD “Laudes”. Recentemente è stato pubblicato un libro intervista per la casa editrice La Vela, a cura di Antonello Cresti, dal suggestivo titolo “La risposta è nel silenzio”.

La musica – ha dichiarato Camisasca – appartiene al piano dell’invisibile ed ha il dono magnetico di condurci in un’altra dimensione. Ci sono melodie che calmano il pensiero e che creano in noi uno stato meditativo, dischiudendo gli orizzonti dei mondi spirituali, facendoci così gustare il respiro dell’Eterno”.

Durante la manifestazione verrà altresì conferito il Melvin Jones Fellow ai soci prof.ssa Anna Castiglione Garozzo e rag. Antonino Sgroi.